sabato 14 gennaio 2012

Globalcoolo - meglio non pronunciarlo in inglese ;p



Patrizia Iacino, fiorentina residente a New York dal 2001, costruisce bijoux con scarti industriali. Il nome Globalcoolo dato al suo laboratorio non è per nulla casuale. E' un'allusione ironica che si riferisce al fenomeno del riscaldamento globale (global warming in inglese). La sua ispirazione è piovuta dal cielo una sera del suo primo anno nella città americana, quando le fu rubata una scatoletta contenente gioielli di famiglia. Ha iniziato a riprodurli con le sue mani assemblando tappi di plastica, di metallo, elastici, contenitori di lenti a contatto e così via. Tutto ciò che non è riciclabile diventa gioiello alternativo.
Le collezioni sono : H2O Collection (collane con tappi di bottiglie d'acqua, aperitivi e alcolici), Eye Collection (bracciali, collane, orecchini con contenitori di lenti), Milk Cap (tappi del latte), SAL Collection (anelli e collane di fettucce da verdure), Circle Collection (sotto dei tappi dei succhi di frutta) e Acquamarina Collection ( classico fondo di plastica delle bottiglie d'acqua).