domenica 25 aprile 2010

Il nomadismo alternativo di Léa Dickely

IMG_1551

Sfogliando I-D di Aprile,mi sono imbattuta in una giacca fantastica a triangoli realizzata da questa ancora sconosciuta designer e mi sono subito incuriosita come mia consuetudine.
Léa Dickely ,francese, ha lavorato per Balenciaga e adesso si è messa in proprio.
Finora ha prodotto due collezioni,Melancholia (2008) e Dawn Chorus(2009), molto notevoli. La sua donna appartiene a terre remote, dove la comodità e l'ampiezza degli indumenti sono una necessità per muoversi con agilità.
In attesa di una sua prossima collezione,andate sul suo sito e cliccate sui moods delle sue sfilate: troverete fotografie,disegni e citazioni semplicemente affascinanti.



Photobucket

lunedì 19 aprile 2010

Alternative Fashion Week ,19-23 Aprile,Londra


Forse pochi sanno che oggi, fino al 23 Aprile, si tiene l'Alternative Fashion Week allo Spitalfields Traders Market di Londra. L'evento promosso dall'Alternative Arts, un'organizzazione che sostiene nuovi artisti e idee,mira a far conoscere i nuovi designer in maniera diretta alla stampa, al pubblico,e all'industria della moda dal lontano 1993. Nel sito si trova l'elenco completo degli stilisti che vi parteciperanno,che sono settanta. Diversi i nomi interessanti :
Adel Andic, ALQ UK Brand, Charlie Chambers, Cristiane Chaves, Cooltan Arts, Amy Cossins, Laura Fox, Chloe Haywood, Jayant Kumar, Pavel Merxuz, Sini Moilanen, Beatrice Korlekie Newman, Wilfried Pletzinger, Mary Ratcliffe, Olga Shishkina, Kimberley StartUp, Renata Suchanova, Laura Theiss, Heidi Wikar, Anna Wilkinson. (ebbene si,ho ricercato il nome di ogni designer per guardare il loro stile!)
Provengono non solo dalla Gran Bretagna, ma anche da Italia, Spagna, Danimarca, Svezia, Serbia, India.
L'Alternative Fashion Week, inoltre, sostiene il riciclo, le risorse etiche e le opere di carità.
Mi sembra un'ottima occasione per gli emergenti di porsi in gioco,dato che la partecipazione è assolutamente gratuita!

domenica 18 aprile 2010

Skin Graft's wave



Photobucket

Prendete due trampolieri più una danzatrice del ventre tribal,frullateli in un circo itinerante Vaudeville e otterrete... Skin Graft,nuovo marchio losangelino,nato nel 2005 ma effettivamente lanciato sul mercato della moda nel 2009 con la sua partecipazione alla LA Fashion Week. I tre,Johnny Cota,Katie Kay e Cassidy Haley,con l'abbandono di quest'ultimo l'anno scorso per continuare la sua carriera di performer sono rimasti in due. Ciò non ha di certo fermato la loro voglia di creare. Per la collezione 2010 si sono ispirati all'aviatrice Amelia Earhart e agli uccelli in volo con profusione di piume e dispiego massiccio di ornamenti.
Specializzati in abbigliamento,da uomo e da donna, e accessori in pelle,debuttarono con una collezione di ispirazione steampunk con insolite imbracature munite di fondine (sempre di pelle) e portafogli sospesi. Si ispirano ai romanzi e ai racconti delle fate fusi in sogni futuristici. Recuperano suggestioni morte,passate,per ridargli una nuova vita nel presente.Johnny Cota ha definito il loro stile " a victorian punk rocker riding a regal horse to her gothic wedding".
Il loro simbolo è una testa di cervo,che campeggia (vera) nel negozio che hanno aperto il 3 marzo 2009 nella Downtown di Los Angeles. Le star che hanno già indossato i loro indumenti sono state Beyoncé,Black Eyed Peas,Fergie,Juliette Lewis,Gerard Way dei My Chemical Romance.
Cosa significa Skin Graft?Innesto epidermico,e riassume perfettamente lo spirito del brand.

http://skingraftdesigns.com/

http://store.skingraftdesigns.com/


Photobucket

sabato 17 aprile 2010

Steampunked!!!


Photobucket

Photobucket

Una corrente che si sta affiancando all'ormai vecchio gotico per le strade, è lo Steampunk("Punk a vapore"), un incrocio tra stile Vittoriano e Cyber con un pizzico di piratesco. Tube, occhialoni da macchinista/aviatore, catenelle, taglio di giacche, camice, gonne, pantaloni, stivali tutti rigorosamente fine ottocenteschi. Lo stesso vale per i manufatti, spesso altamente tecnologici,camuffati e invecchiati e spesso combinati con altri marchingegni. Il loro simbolo è l'ingranaggio. Il colore predominante degli outfit è il rame nelle sue declinazioni nelle varie tonalità. Altri colori sono: beige, marrone, bordeaux, grigio, nero e bianco.
Io lo adoro perchè è elegante, giocoso ed energico all'unisono. Sicuramente nostalgico ed utopico della seconda industrializzazione e del nuovo mondo che sembrava offrire grazie all'impiego delle tecnologie nella vita quotidiana. Il giornale on line inglese di Steampunk e Dieselpunk,The Gatehouse, ha definito questa nostalgia : Victorientalism.
Se siete interessati a questa bizzarra tendenza, molto vicina al cosplay,ecco alcuni links utili dove acquistare vestiti,oggetti e accessori:







Vi segnalo inoltre un nuovissimo brand di Los Angeles, Skingraft,che si ispira proprio a questo stile per i suoi capi. Particolarmente degne di nota sono le giacche di pelle e le imbracature sul petto nel pret-à-porter. Mentre la collezione Haute Couture osa di più ed è una meraviglia per gli occhi (nella foto sotto). Sono indubbiamente tre giovani designers da tenere d'occhio!
Il prossimo post sarà interamente su di loro,stay tuned!!! :D


Photobucket


giovedì 15 aprile 2010

Rachael Barrett is Lady Gaga's best friend!!!


Eccomi di nuovo qui a parlare di una designer scozzese. Sembra che la Scozia in questo periodo abbia creatività da vendere,quindi ringraziamo la terra di William Wallace calorosamente e gli auguriamo ce ne sforni sempre di più!
Ha solo venticinque anni, un anno in più della star a cui deve il lancio in grande stile della sua carriera, Lady Gaga. La cantante adora letteralmente i suoi vestiti in silicone, tanto da averli indossati in due video recenti : Bad Romance e Telephone.
A noi interessa per il suo essersi dedicata a creazioni interamente costituite da materiali insoliti come il famoso silicone e il latex,il tutto permeato da un minimalismo niente affatto scontato. La sua ricerca mira all'esplorazione della figura femminile, rivelandone e sottolineandone le potenzialità. L'idea di utilizzare il silicone risale ad uno dei suoi primi lavori con la Philips, dove doveva combinare tecnologia e abbigliamento funzionale.
Il numero di aprile di Dazed&Confused le ha riservato addirittura una pagina e ultimamente ha dato vita ad una specie di spalline/armatura chiodate per il cantante del gruppo rock 30 seconds to Mars,Jared Leto.
Per essersi laureata l'anno scorso allo Scottish Royal College of Art sono veramente dei buonissimi risultati, speriamo organizzi presto una propria sfilata!!!



domenica 11 aprile 2010

Iris Van Herpen - The cyber era is NOW


Milioni di maglie dorate,argentate,bronzee,bianco metallico distribuite sulla superficie. Su giacche,vestiti e scarpe (queste ultime favolose,non importa che siano dei trampoli immettibili - Synesthesia A/I 10-11).
Un incrocio tra cyborg e androidi che convergono a formare una donna-insetto. Questa è l'essenza di Iris Van Herpen.
L'indumento diventa un prolungamento della persona come nella prima collezione del 2008, Fragile Futurity. Un futuro decadente, vuoto, con modelle dallo sguardo apatico,protette da maschere-passamontagna dominate sempre dal leitmotiv delle maglie. Un universo a sè ma estremamente attuale e contemporaneo. Le sue creazioni sono una più suggestiva dell'altra, attinge a piene mani dal passato per offrirci una visione fantascientifica del futuro.
Una designer olandese d'avanguardia, come Rachel Freire( cornflake qui), che ha lavorato con Alexander McQueen e Viktor&Rolf e sembra aver eguagliato i suoi maestri,se non superato. Ha vinto il Dutch Design Award con la collezione Mummification A/I 09-10 per Best Product Fashion, Jewellery and Accessories.
La sua modalità di lavoro ricorda Sandra Buckland, maestra nelle trasformazioni della stoffa che anima a suo piacimento come se fosse carta e ogni abito un suo intricato origami.
Ha recentemente debuttato alla London Fashion Week con Synesthesia A/I 10-11 .

Photobucket


sabato 10 aprile 2010

"Costumi per il letto" by Bunnies Forever


Sono rimasta letteralmente folgorata da questo brand di lingerie inglese,Bunnies Forever. In particolare da una creazione della misteriosa designer Lola,di cui spulciando i vari siti non ho trovato pressoché nulla,Queen of Hearts. Ancora in clima da Alice nel paese delle meraviglie e per chi piace il genere, se vi aggirate per Londra e vi piacciono le sue creazioni, fate un salto a Bordello,Luna and Curious,Swanfield.
Lola si descrive come una donna appartenente ad un'altra era. Infatti nel suo underwear presta una meticolosa attenzione ai dettagli, usa la seta senza risparmiarsi, ottenendo una collezione giocosa e sexy. Si ispira alle show girls del passato,al Vaudeville, al Burlesque e alle Pin Up. Un cocktail sicuramente vincente.




venerdì 9 aprile 2010

Da tenere d'occhio: BEBAROQUE


Photobucket

Il Barocco in sé come stile non mi è mai piaciuto, troppi fronzoli e opulenza di dettagli che avevano l'esito di trasformare la persona in una imbarazzante caricatura. Tuttavia questo marchio ha in comune con la famosa corrente artistica e stilistica solo una profusione di applicazioni, disegni e colori unicamente su calze, autoreggenti,leggings e body.
Bebaroque è stato fondato nel 2007 da due giovani designer scozzesi, Mhairi McNicol e Chloe Patience. Hanno ricevuto un premio importante come lo Scottish Accessory Designer of the Year agli Scottish Fashion Award. Chloe si occupa della parte grafica, mentre Mhairi degli elaborati ricami a mano. I loro prodotti sono disponibili a Londra in tutti i tipi di negozi da Harrods a Liberty, da Urban Outfitters a Bordello (estremamente sfizioso per tutte quelle ragazze che come me adorano la lingerie sexy :P). Sono apparsi indosso a modelle di giornali inglesi e non, come il nostro Vogue Italia per ben due volte(numero di ottobre e marzo).
Le loro creazioni sono veramente meravigliose, e si adattano bene al revival dello stile Burlesque,merito di Dita Von Teese, e ai corsi e ricorsi dello stile anni 20/30. Degne di nota sono le calze e i body con tatuaggi da marinai o pirati giapponesi,i leggings con ruches dietro, e le calze nere tempestate di pastiglie dorate, quest'ultimo un effetto molto rock and glam.
Che ne dite di un viaggetto a Londra nel week-end?




Photobucket

giovedì 8 aprile 2010

Green Garmento - La borsa dry cleaning riusabile!



Gli americani, si sa, sono dei maestri di praticità che questa volta hanno pensato bene di impiegare nella realizzazione di una borsa eco-friendly, la Green Garmento. E' estremamente versatile: può essere sia contenitore di singoli vestiti che di biancheria sporca da portare in lavanderia,sia una tracolla da ginnastica che un sacco da trasporto o un cesto.
Il suo primo intento è quello di sostituire le nocive borse di plastica, costosissime da realizzare e da acquistare a causa delle restrizioni sulla produzione e distribuzione imposte da almeno quindici Paesi nel mondo, compresa parte degli Stati Uniti. L'alternativa utilizzata in questo caso è un materiale riciclabile, respirabile e resistente all'acqua,ovvero il polipropilene. Il vantaggio più grande è di non avere sostanze chimiche tossiche che intacchino gli indumenti come invece accade con la plastica.
Il suo uso si è diffuso a macchia d'olio, recentemente addirittura nei dietro le quinte dei set di Hollywood, grazie anche al servizio sul suo sito "Get free bags" che garantisce una GG gratis se gli si inviano i contatti del lavaggio a secco o il negozio di eco-abbigliamento locale che non vendono ancora questo innovativo prodotto.
Purtroppo in Europa è poco diffuso, nel frattempo cosa aspettate ad ordinarne un paio on line ? :P


Photobucket

martedì 6 aprile 2010

Rachel Freire : un nome già mitico

Nata come costume designer,proveniente anche lei dalla Central St. Martins di Londra, ha iniziato a confezionare proprie collezioni di vestiti dal 2009. Lavora tra New York e Londra e al momento ha concesso di vendere le sue sock garters (giarrettiere per gambaletti) della A/I 2009 al sito inglese Bitchingandjunkfood.com (è possibile acquistarvi merce ispirata ad altri fantastici stilisti,buttateci un occhio ;)) . Per adesso non si hanno notizie di ulteriori rivenditori delle sue creazioni.
I suoi indumenti sono molto bizzarri e surreali, un mix tra vittoriano, cyber e fantascientifico veramente molto interessante e, soprattutto, stimolante. Propone un'immagine femminile quasi mitologica, una donna-satiro, con volumi amplificati sulle spalle, corsetti pantaloni jodhpur, larghi sulle cosce e stretti sulle gambe, esaltati da scarpe vertiginose con plateau. Ricorda a tratti nella sua fervida immaginazione il genio scomparso di Alexander McQueen e mi auguro caldamente segua la sua scia in qualche modo.
Bestseller: casco nero anni '30 ibridato in elmo-ornamento. Estremamente suggestivo.
Rachel, tifiamo per te!!!