sabato 14 gennaio 2012

Globalcoolo - meglio non pronunciarlo in inglese ;p



Patrizia Iacino, fiorentina residente a New York dal 2001, costruisce bijoux con scarti industriali. Il nome Globalcoolo dato al suo laboratorio non è per nulla casuale. E' un'allusione ironica che si riferisce al fenomeno del riscaldamento globale (global warming in inglese). La sua ispirazione è piovuta dal cielo una sera del suo primo anno nella città americana, quando le fu rubata una scatoletta contenente gioielli di famiglia. Ha iniziato a riprodurli con le sue mani assemblando tappi di plastica, di metallo, elastici, contenitori di lenti a contatto e così via. Tutto ciò che non è riciclabile diventa gioiello alternativo.
Le collezioni sono : H2O Collection (collane con tappi di bottiglie d'acqua, aperitivi e alcolici), Eye Collection (bracciali, collane, orecchini con contenitori di lenti), Milk Cap (tappi del latte), SAL Collection (anelli e collane di fettucce da verdure), Circle Collection (sotto dei tappi dei succhi di frutta) e Acquamarina Collection ( classico fondo di plastica delle bottiglie d'acqua).

venerdì 1 aprile 2011

Knitta : graffiti di lana!!!

Blanton Museum of Art, Austin

Negli ultimi anni l'arte del fare a maglia è stata rispolverata, soprattutto Oltreoceano. Ricordo molto bene che un periodo parecchie star della musica e di Hollywood ne furono vittime, e diversi scatti li coglievano in momenti di "relax" mentre erano alle prese con ferri e un anonimo pezzo di stoffa. Mi domando se alla fine abbia avuto mai un risultato tale attività o si sia trattato solo di moda.
Qualcuno invece che prende sul serio l'arte della maglia è Magda Sayeg (Austin, TX), fondatrice di Knitta Please. Colora lo spazio urbano (e non solo) con i suoi fili dalle tonalità più disparate. E' street art sostenibile. Non inquina perchè è lana e se non ti garba, puoi sempre toglierla a costo zero. 
Tutto ciò ovviamente può essere anche uno stimolo a seguirla e a provare a cimentarsi in questa sorta di guerrilla urbana all'insegna del divertimento e dello stupore. Che ne dite?Iniziamo? ;)

Link: http://www.magdasayeg.com/  


New York


Mexico City

mercoledì 16 marzo 2011

Le calze-sardine!

 
Sfogliando WAD qualche tempo fa, mi ero chiesta dove avrei potuto scovare quelle non convenzionali calze bianche con capillari rossi e blu a vista che indossava la modella di un servizio spiritoso. L'altro giorno, surfando al mio solito per il web, ho scoperto che Bolondon, un negozio very cool di Bologna, le vende. Finalmente qualcosa di originale non difficile da trovare! 
La marca si chiama Les Queue de Sardines ( Le Code delle Sardine ) ed è francese. La loro particolarità è di essere serigrafate a mano e, dunque, disponibili in quantità limitate. I motivi sono bizzarri e pop : cuori scoperti, vene in vista, lische di pesce, squame, occhi, nuvolette e fulmini.
Nel giro di due anni hanno fatto furore sulle riviste alternative di moda come WAD, Ghubar, Modzik e Status. Sono state presenti pure al Who's Next di Parigi di gennaio 2011,ma purtroppo non hanno vinto.


domenica 16 gennaio 2011

La combattente Dora Mojzes


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Dora Mojzes costruisce corazze di pelle che sembrano duri gusci di primitivi insetti e le applica dappertutto : su vestiti, spalline di trench, pantaloni,gonne. Non per nulla la sua seconda collezione A/I si chiama Jeanne D'Arc,Giovanna d'Arco, e definisce chiaramente il suo mood guerresco. Interessanti gli stretti pantaloni di pelle lucida con aculei da armatura medievale sulle ginocchia e la maglietta bianca e nera con un teschio di capra diabolico e una scritta da gruppo rock metal.
I pezzi più fantasiosi e degni di nota sono : la corona-cappello nivea simile al copricapo di una Regina dei Ghiacci e la manica monospalla corazzata con legaccio borchiato.

http://doramojzes.com/

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domenica 25 aprile 2010

Il nomadismo alternativo di Léa Dickely

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Sfogliando I-D di Aprile,mi sono imbattuta in una giacca fantastica a triangoli realizzata da questa ancora sconosciuta designer e mi sono subito incuriosita come mia consuetudine.
Léa Dickely ,francese, ha lavorato per Balenciaga e adesso si è messa in proprio.
Finora ha prodotto due collezioni,Melancholia (2008) e Dawn Chorus(2009), molto notevoli. La sua donna appartiene a terre remote, dove la comodità e l'ampiezza degli indumenti sono una necessità per muoversi con agilità.
In attesa di una sua prossima collezione,andate sul suo sito e cliccate sui moods delle sue sfilate: troverete fotografie,disegni e citazioni semplicemente affascinanti.



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lunedì 19 aprile 2010

Alternative Fashion Week ,19-23 Aprile,Londra


Forse pochi sanno che oggi, fino al 23 Aprile, si tiene l'Alternative Fashion Week allo Spitalfields Traders Market di Londra. L'evento promosso dall'Alternative Arts, un'organizzazione che sostiene nuovi artisti e idee,mira a far conoscere i nuovi designer in maniera diretta alla stampa, al pubblico,e all'industria della moda dal lontano 1993. Nel sito si trova l'elenco completo degli stilisti che vi parteciperanno,che sono settanta. Diversi i nomi interessanti :
Adel Andic, ALQ UK Brand, Charlie Chambers, Cristiane Chaves, Cooltan Arts, Amy Cossins, Laura Fox, Chloe Haywood, Jayant Kumar, Pavel Merxuz, Sini Moilanen, Beatrice Korlekie Newman, Wilfried Pletzinger, Mary Ratcliffe, Olga Shishkina, Kimberley StartUp, Renata Suchanova, Laura Theiss, Heidi Wikar, Anna Wilkinson. (ebbene si,ho ricercato il nome di ogni designer per guardare il loro stile!)
Provengono non solo dalla Gran Bretagna, ma anche da Italia, Spagna, Danimarca, Svezia, Serbia, India.
L'Alternative Fashion Week, inoltre, sostiene il riciclo, le risorse etiche e le opere di carità.
Mi sembra un'ottima occasione per gli emergenti di porsi in gioco,dato che la partecipazione è assolutamente gratuita!

domenica 18 aprile 2010

Skin Graft's wave



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Prendete due trampolieri più una danzatrice del ventre tribal,frullateli in un circo itinerante Vaudeville e otterrete... Skin Graft,nuovo marchio losangelino,nato nel 2005 ma effettivamente lanciato sul mercato della moda nel 2009 con la sua partecipazione alla LA Fashion Week. I tre,Johnny Cota,Katie Kay e Cassidy Haley,con l'abbandono di quest'ultimo l'anno scorso per continuare la sua carriera di performer sono rimasti in due. Ciò non ha di certo fermato la loro voglia di creare. Per la collezione 2010 si sono ispirati all'aviatrice Amelia Earhart e agli uccelli in volo con profusione di piume e dispiego massiccio di ornamenti.
Specializzati in abbigliamento,da uomo e da donna, e accessori in pelle,debuttarono con una collezione di ispirazione steampunk con insolite imbracature munite di fondine (sempre di pelle) e portafogli sospesi. Si ispirano ai romanzi e ai racconti delle fate fusi in sogni futuristici. Recuperano suggestioni morte,passate,per ridargli una nuova vita nel presente.Johnny Cota ha definito il loro stile " a victorian punk rocker riding a regal horse to her gothic wedding".
Il loro simbolo è una testa di cervo,che campeggia (vera) nel negozio che hanno aperto il 3 marzo 2009 nella Downtown di Los Angeles. Le star che hanno già indossato i loro indumenti sono state Beyoncé,Black Eyed Peas,Fergie,Juliette Lewis,Gerard Way dei My Chemical Romance.
Cosa significa Skin Graft?Innesto epidermico,e riassume perfettamente lo spirito del brand.

http://skingraftdesigns.com/

http://store.skingraftdesigns.com/


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